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lunedì 11 ottobre 2010

"Vento sottile" ovvero: Dei due canoni alla Colonia Olivetti

Quando voglio tranquillizzare i miei bimbi che piangono mi vengono sempre in mente due melodie. Le ho imparate di sicuro a Saint Jacques quando andavo da piccola alla colonia estiva Olivetti e per me vogliono dire pace e tranquillità, la serenità che intride il mio spirito di fronte allo spettacolo della natura. Sono legate a momenti intensi di condivisione e di libertà, le prime sfide con me stessa assaporando conquiste di autonomia fuori dalla famiglia, in un ambiente stimolante e creativo. Come spesso accade le melodie, e i momenti legati ad esse, sono rimasti sepolti per anni nella mia memoria e sono rispuntate, faticosamente, quando ho avuto i miei piccoli tra le braccia. L'altro giorno c'era il sole, ero contenta di non avere più il raffreddore e le cantavo ad alta voce a tavola (invece di sussurrarle all'agitato di turno piano piano senza neanche rendermi conto)... ho fatto caso che sono entrambe dei canoni; così io e Angu abbiamo mostrato al Pulce come suonano quando vengono cantate "sfalsate" e lui è rimasto a bocca aperta. Mi piace tanto "Verdi sono i monti", perchè è solare ed argentina:

Verdi sono i monti e i prati in fior
brillano i ruscelli al sole d'or
cantano gli uccelli e fanno un cor
giunta è primavera in ogni cuor.

Ma la mia preferita è "Vento sottile", perchè è in una tonalità minore, un po' triste ma dolce, e l'intreccio armonico e ritmico quando si compone in canone è più interessante, più incalzante. Viene voglia di cantarla, pure in francese.

Vento sottile, vento del mattino
vento che scuoti la cima del mio pino
vento che canti che danzi
la gioia tu mi porti,
vento sottile..

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