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domenica 22 aprile 2012

Rifiutare i rifiuti. Riflessioni su una festa.

Partecipando ad una tradizionale manifestazione ecologica locale si possono imparare molte cose.


Ad esempio:
- che se è stata organizzata una grandiosa coreografia con migliaia di bambini delle scuole del territorio in un bel parco pubblico e c'è il sole, la festa sarà molto partecipata dai genitori che vogliono vedere i loro bambini, ma il parco sarà molto più sporco di prima al termine della festa, nonostante grandi e bambini abbiano cantato ritornelli come: "La spazzatura inquina, il pianeta rovina!"
- che se la manifestazione è organizzata dall'Azienda che si occupa della gestione dei rifiuti urbani, il messaggio ecologico sarà solo"ricicla!" e non "consuma meno!!"
- che se si è sotto elezioni alla suddetta festa non è detto che presenzieranno solo i politici più sensibili alle tematiche ecologiste
- che anche se  la manifestazione è organizzata dall'Azienda che si occupa della gestione dei rifiuti urbani, nel suddetto parco pubblico non è affatto detto che venga previsto un adeguato servizio di smaltimento rifiuti al temine della festa per i pochi che si saranno ricordati cosa si era lì a fare
- che se il giorno dopo è stata organizzata la pulizia attiva della città a piccoli gruppi, non è detto che parteciperanno proprio tutti i genitori che si sono accalcati sgomitanti allo spettacolo del giorno prima
- che i bordi delle strade sono molto più sporchi dei bordi delle ciclabili, e che i bordi delle strade dove spesso si sta fermi in colonna sono molto più sporchi dei bordi delle strade più scorrevoli
- che c'è ancora gente che svuota posaceneri per strada e butta sacchetti interi di spazzatura nei fossi
- che grandi e bambini con guanti gialli e blu possono trovare di tutto nella terra vicino alle strade o nei prati: carte di caramella, cicche e pacchetti si garetta, vetri, fanali, cerchioni e parafanghi di macchine, scheletri di nutrie, sveglie anni '70, auricolari, copertoni di bici. Nei posti più ombrosi e nascosti, poi, ci sono le vere sorprese..
- che se il Comune non fa prima tagliare l'erba ai bordi delle strade, grandi e bambini con guanti gialli e blu non riescono comunque a scovare tutto lo schifo eterno che c'è in giro e che tornerà fuori l'inverno prossimo (o al prossimo taglio dell'erba)

Il Pulce mi ha detto che ha capito che "non bisogna più buttare in giro sporcizie sennò tutti gli anni bisogna pulire" (e si è molto divertito a lavorare entusiasta con il suo migliore amico, la sua cara famiglia e delle maestre simpatiche).

Io ho capito che, nonostante tutta la mia buona volontà, basta poco, ogni volta, a farmi perdere la fiducia nella reale possibilità di cambiamento della mentalità comune.
Grandi e bambini sul ciglio della strada con guanti gialli e blu e sacchetti della spazzatura, visti dall'alto di un'auto in corsa cosa sono? Inutile intralcio, monito per il futuro, esempio da imitare, fanatici ecologisti o solo quelli che tanto ci solo loro a pulire?


11 commenti:

  1. C'è da riflettere seriamente su tutti i che... che hai proposto.
    Non ho mai partecipato a iniziative di pulizia di spazi pubblici per pigrizia lo ammetto. E oggi sono stata a una manifestazione che in cambio di carta regalava piante, ma anche qui pochi discorsi sul consumare meno, ma niente politici.
    Però nel nostro piccolo, abbiamo buttato tutte le carte del pic-nic nel cestino e abbiamo bevuto l'acqua alla fontana riciclando una bottiglietta di plastica che ci eravamo portati dietro e che abbiamo ancora per prossimi utilizzi.
    Grazie per avermi fatto un po' da grillo parlante (ops scrivente), ne abbiamo bisogno

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  2. Cara mammozza, hai ragione, questo post non mi è venuto con lo stile che cerco di usare di solito in questo spazio di "ricordi ideali". E' stato soprattutto uno sfogo rispetto all'amarezza dopo la prima giornata della manifestazione: l'incoerenza quando è lampante lascia di stucco. Ribadisco come al solito che non sono qui a insegnare niente a nessuno e di sicuro sono la prima a vivere grossolane incoerenze, ma qualche riflessione la volevo metter scritta, e mi ha fatto bene.

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  3. che tristezza.. immagino che non siano stati i bimbi a lasciare sporco..

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    1. un po' e un po'.. i nastri che avevano ai polsi dopo un po' si sono sfilacciati e ne ho trovati anche oggi fuori dal parco..
      Forse sarebbe bastato che il presentatore prima dei saluti facesse presente di prestare attenzione a questo aspetto e di ricordarsi di lasciare pulito il parco..

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  4. Ieri mi sono limitata ad andare al *mio* Parco, ero un po' Ko (schiena) e comunque non c'erano iniziative per la GdT domenica (solo qualcosa sabato ma organizzate da privati). Ho però riflettuto (anche mentre scrivevo il mio post): c'erano un sacco di persone e quello spazio è ancora ben tenuto, non trovi cartacce salvo le domeniche in cui è invaso da orde di persone poco interessate al verde che partecipano ad eventi sportivi dell'autodromo, purtroppo non solo il noto GP di F1.
    Sono giunta alla conclusione che c'è già chi ama e rispetta la Natura ("i soliti che puliscono", anche a me capita di raccogliere cartacce altrui se proprio non sono schifose anche se lo faccio al bisogno non ho mai partecipato a iniziative strutturate) e la frequenta abitualmeente e "chi no", punto. Spero nella propagazione di spore verdi, credo nel contagio da esempio, ma un po' anche a me viene da pensare che se nessuno guarda (perchè chiude gli occhi o perchè non nota, o perchè non frequenta ceerti luoghi) ci sia una ridotta possibilità che certi comportamenti si estendano.

    Prendi le iniziative per bambini: il mese scorso ho proposto alle mamme di alcuni bimbi con cui eSSe frequenta un corso di incontrarci al parco per una lettura settimanale (attività vicina a quella che fa con loro, ma sarebbe stata autogestita, quindi sarebbe stato duplicare i benefici della parte didattica visto dagli adulti e divertente per i bimbi perchè all'aperto e ovviamente dopo avrebbero potuto giocare): su 6 nessuna mi ha detto di sì, meglio l'ennesimo corso strutturato da altri, al chiuso.

    Cadono le braccia sì.

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    1. la tua conclusione è quella a cui sono giunta anche io quando ho notato che le ciclabili di campagna, dove la gente va a fare le passeggiate, erano pulite..
      Anche noi stiamo cercando di organizzare qui in loco delle attività che coinvolgano tutta la famiglia e non i soliti "pseudo-laboratori" usa e getta in cui parcheggiare passivamente i bambini, ma già spiegare le intenzioni e lo spirito alla base di questa esigenza è difficilissimo!!

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  5. Meravigliosa e amara riflessione, sei riuscita a descrivere perfettamente lo sconforto, la rabbia e il fastidio che derivano da comportamenti ipocriti come questi, comportamenti che per i più sono perfettamente normali e vengono attuati in assoluta buona fede, ed è questo forse che lascia ancora più tristezza addosso. Ecologia è una parola che andava di moda negli anni ottanta post Chernobyl assieme a "buco nell'ozono", oggi vanno di moda "riciclo", "risparmio" e "riutilizzo" ma come giustamente hai osservato siamo ben lontani dal concetto di sprecare e consumare di meno. In 30 anni ben poco è cambiato e le campagne di sensibilizzazione che facevano quando noi eravamo piccole hanno avuto pochi effetti purtroppo.

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    1. eppure crescendo mi rendo conto che il problema ambientale è prioritario..

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  6. Io alle feste della scuola portavo sempre la stellina, ero in fondo e non vedevo l'ora di andare a casa. La comunicazione di massa ha degli enormi limiti, ma il solco è quello giusto. Per non amareggiarsi occorre vederla così.
    Poi nel piccolo gruppo (ex: famiglia)si costruisce la qualità.

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    1. credo che la festa fosse proprio per coinvolgere i genitori direttamente per poi sensibilizzarli a portare avanti il lavoro nel piccolo gruppo (famiglia)..
      Grazie per le tue parole, mi ridanno fiducia!

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  7. io non credo che quelli che guardano chi pulisce pensino qualcosa in particolare, altrimenti non sporcherebbero. Il giorno ché aprono gli occhi gli prende un colpo. Tutto fa cultura, quindi ben vengano queste manifestazioni, ma se si vuole arrivare a tutti bisogna organizzare la raccolta: differenziata pesata e controllata con tessere personali con cui si possono avere sconti sulla tassa dèi rifiuti (meno consumi e meno paghi) e multe se getti rifiuti in giro. Ci sono tanti anziani ché vogliono sentirsi utili e dandogli un pò di autorità si sentirebbero meglio. Il servizio sarebbe a costo zero perché rientrerebbe in quei progetti tipo il nonno davanti alle scuole che aiuta ad attraversare la strada ecc
    Questo dovrebbe spingere gli insensibili, credo.

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