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mercoledì 5 febbraio 2014

Riflessioni sul tablet. Costruire migliori confini tecnologici familiari

Quest'inverno ho ricevuto in regalo un tablet usato. Laura aveva ragione, è uno strumento proprio adatto a me. 
Per prima cosa, nei lunghi giorni di raffreddamenti vari che hanno segregato in casa la nostra famiglia durante le feste, ho preso confidenza col mezzo e l'ho adattato alle mie esigenze di lavoro. Ora che lo uso quotidianamente da un paio di mesi a scopi puramente professionali (ho svuotato la mia borsa dall'agenda, blocco appunti, dai testi di consultazione, dalle documentazioni di riferimento) mi è venuta la curiosità di esplorare qualche altra possibilità di utilizzo. 
Ho pensato ad un app per disegnare e SketchUp mi è subito venuta in soccorso. Ho pensato ad un'app per aiutare il Pulce a ripassare le tabelline, e scava scava nell'immane fuffa del mercato android ne ho scovato un paio di essenziali ma carine. Ho pensato a un ebook interattivo da guardare e toccare col Cic, ma su android siamo proprio in alto mare (a parte forse questi).
Quello che vorrei evitare, come già sta accadendo in questi giorni di -ancora!- malattie è che i bambini confondano uno strumento così.. multipotenziale.. con una tv portatile dove guardarsi i video dei cartoni di YouTube.

Il Cic alla scuola materna impara i colori in inglese "con i tablettini" e quando vede uno schermo touch sa già cosa fare.
Il Pulce sta crescendo: in terza elementare mi racconta che all'intervallo i bambini, quando non sono a guardare cartoni in classe sulle LIM, si confrontano sui risultati ottenuti con i videogiochi degli smartphone arrivati per Natale in casa loro. 
Su YouTube ci sono video di bambine di quinta che illustrano il loro make-up per il primo giorno di scuola media. E video delle mamme e delle loro bambine che mostrano ai loro followers cosa hanno comprato l'ultima volta che sono andate dai cinesi.
"Vecchio" disegno del Cic, 3 anni. A me piace pensare che sia una persona-melablu. Ma penso che sia un autoritratto in famiglia.
Che confusione.
Cerco di stare a tempo - sono fuori dal tempo. Sempre più le mie riflessioni - come essere umano, come adulta, come genitore - ruotano attorno al senso del limite. 

Mi torna in mente un articolo condiviso da Minimo qualche tempo fa, tratto da "The Apartment Therapy" (a cui ovviamente vanno tutti i diritti del caso) che ho tradotto a modo mio e riportato qui sotto. (Ho tradotto anche qualche commento a mio parere utile ad arricchire la riflessione, per leggere tutto il thread rimando ovviamente al post originale).
 4 passi per costruire migliori confini tecnologici familiari
Un mio caro amico recentemente mi ha riferito: "vorrei non fossimo stati così elastici con i ragazzi rispetto ai limiti nell'uso delle tecnologie". Tutti i loro figli usano telefoni cellulari, passano tutti il tempo nelle loro stanze sui computer o gli iPads, ogni giorno passano diverse ore giocando ai videogiochi o guardando  la TV. Credeteci o no, non è sempre stato così ma, semplicemente... è aumentato, un po' alla volta. Ora, è possibile rimettere indietro l'orologio? Davvero? 
Questo mio amico non è l'unico. So che ci sono molti genitori che hanno la sensazione che l'uso della tecnologia sia fuori controllo, in casa loro, (indipendentemente da quanto sia utilizzata), e proprio non hanno idea di come affrontare la cosa. 
Come parte della January Cure, ci siamo recentemente impegnati nel "digiuno notturno da media" (overnight "media fast"). Il digiuno è uno strumento incredibile per noi per capire cosa ci controlla e quale effetto ha su di noi. E poi ci dà la possibilità di liberarci proprio da quella cosa che esercita il controllo su di noi. Quale miglior modo per portare sane abitudini in una famiglia  che un nuovo inizio, fresco, pulito, attraverso uno strumento come un digiuno da media.  
Come fare? Il primo passo è coinvolgere la famiglia al completo. Non possono essere solo i ragazzi, deve coinvolgere anche Mamma e Papà. Ricordate, come genitori, che siete voi a condizionare i comportamenti in casa vostra. Non è buona cosa se Mamma viene beccata a giocare ai videogiochi e Papà a postare su Facebook. Tutti si mettono intorno a un tavolo e ne parlano, e stabiliscono un determinato limite di tempo e per quel lasso di tempo mettono via gli aggeggi tecnologici. 
Il secondo passo è rimpiazzare le abitudini scorrette con quelle sane. Rendente divertente il "digiuno"! Cuocete insieme biscotti, fate una passeggiata, suonate insieme. Pensate a cosa piacerebbe fare alla vostra famiglia, cosa vi darebbe la carica in quanto gruppo, e fatelo. In quell'occasione fate qualcosa di veramente speciale.  
Il terzo è di riflettere sulla vostra esperienza di digiuno dalla tecnologia. Cosa è stato difficile? Cosa è andato bene? Che indicazioni per cambiamenti potreste trarne? La chiave di tutto è parlarne insieme. 
Ultimo passo, quindi, è proporre alla famiglia un nuovo piano per l'uso della tecnologia, tenendo in conto i differenti bisogni di ciascun membro della famiglia, che include la necessità di stabilire dei limiti. Un vecchio monaco una volta disse che il digiuno più efficace è "mangiare solo un po' meno di quanto uno vorrebbe, tutti i giorni." La stessa cosa è con la tecnologia. Il miglior modo per controllarla e di usarla solo un po' meno di quanto vorreste. Creerà disagio. Probabilmente ci saranno tentazioni. Ma alla fine sarei sorpreso non ne risultassero persone più attive, più coinvolte, più creative.  
La vostra famiglia ha mai fatto un periodo di pausa dalla tecnologia? Come è andata? quali sono stati i risultati? Condividete la vostra storia qui sotto!



Mi fa un po' ridere a volte il modo in cui le persone si attaccano ai loro cellulari come un neonato col suo succhiotto. Ovviamente io faccio la stessa cosa con un libro. Non posso uscire di casa senza averne uno, non si può mai sapere se potrai avere un momento giù da rendere migliore con una breve lettura. maynelander 
Oh-oh. Mio marito ha comprato a nostro figlio di 8 anni un iPod touch per il suo compleanno qualche mese fa e un candelotto di dinamite non riuscirebbe a scalfire la sua presa su sta cosa (quando mi disse i suoi progetti fui irremovibilmente contraria - gli avevamo appena regalato un lettore mp3 il precedente natale - PERCHE' un altro iPod?). Allo stesso tempo, mio marito ha problemi a dormire e la prima cosa che fa quando si sveglia nel bel mezzo della notte è accendere il suo iPhone, che sveglia ME con la sua luminosità da pieno giorno. Ciò è particolarmente spiacevole perché io mi devo alzare diverse volte ogni notte per allattare nostro figlio. E' millenni che non mi faccio una bella dormita. MA se io gli dico che il telefonino mi tiene sveglia e peggiora la sua stessa insonnia sono io la fissata. Neanche io sono perfetta (troppo tumblr/facebook/internet) così sto pensando per prima cosa di uscire da facebook, perché ne ho fin qui. Almeno su tumblr guardo/condivido arte, per cui è un'"ispirazione" per me. Forse se prometto a mio marito che la smetto con facebook, lui potrebbe lasciare il suo iPhone in cucina, la notte. Tengo le dita incrociate. ditherthither
La nostra famiglia ha recentemente iniziato una settimana lavorativa e scolastica "senza schermo" (dal lunedì mattina a venerdì dopo la scuola, momento in cui giocare ai videogiochi o guardare qualcosa è OK). Nel nostro caso è davvero importante che partecipiamo tutti e rispettiamo la regola, che riguarda il tempo davanti allo schermo a scopo ricreativo; ricerca o lavoro vanno bene, ma con moderazione. Sento in giro che per famiglie con figli adolescenti  questo tipo di divieto è difficile da mantenere perché i compiti di scuola stanno diventando sempre di più basati sul PC e l'uso dei social media vi si insinua così facilmente.. Mi piacciono i momenti di lettura e di ascolto della musica che stanno facendosi più frequenti, come risultato della nostra regola. Stiamo anche giocando insieme a giochi da tavolo con maggiore regolarità. H. Wood
Mia cugina ha due figlie adolescenti e penso che stia gestendo la cosa meravigliosamente.
Per prima cosa: no cellulari a tavola. Assolutamente. Stanno fuori dalla cucina oppure vengono confiscati almeno fino allo stesso pasto del giorno dopo. A quanto pare ha dovuto farlo soltanto un paio di volte prima che le sue figlie (e suo marito) capissero che lei non stava scherzando.
In secondo luogo: i telefonini restano spenti nelle ore di sonno. Quando non ha funzionato molto bene con le sue figlie per mancanza di controllo, ha corretto con: "stanno sul pianerottolo nelle ore di sonno".
Terzo: no TV nelle camere da letto. La loro unica TV in casa è in salotto.
Quarto: Non più di X ore di internet al giorno per le sue figlie e non oltre le 22.30. Ovviamente questo può essere aggirato utilizzando gli smartphone, ma comunque.
Penso che userò regole simili, quando avrò dei figli  ;-) German Girl 
"So che ci sono molti genitori che hanno la sensazione che l'uso della tecnologia sia fuori controllo, in casa loro, (indipendentemente da quanto sia utilizzata), e proprio non hanno idea di come affrontare la cosa. "
Stai scherzando? Come fanno a non sapere cosa fare? E se semplicemente spegnessero quegli stupidi affari?
Non c'è più nessuno che fa il genitore? Per prima cosa: chi ha comprato ai ragazzini tutti quei gadget? Chi paga la bolletta del telefono e di internet? Chi gli permette di usarli 24 su 24, 7 giorni su 7? 
Perché uno dovrebbe stare al telefono a cena mentre sta mangiando e dovrebbe interagire con gli altri? Perché un genitore dovrebbe permettere ai suoi figli di farlo? Perché un genitore dovrebbe permettere a un ragazzino di tenere una TV in camera o permettergli di dormire col cellulare acceso?
E' ridicolo come certe volte di questi tempi sembra che siano i ragazzini a dettare le regole in casa. Ancora più ridicolo è stare a sentire dei genitori che sembra non SI RENDANO CONTO di avere l'autorità di dettare le regole in casa, figuriamoci poi di FARLO. Mo86 
Ultimamente abbiamo avuto alcuni interessanti sviluppi a questo riguardo dato che entrambi i nostri figli, di 6 e 9 anni, hanno risparmiato la maggior parte delle loro mance e dei regali di compleanno per comprarsi degli iPods. Recentemente sono riusciti a raccoglierne abbastanza e io ero preoccupata che si perdesse il controllo del tempo davanti al video, ma fino ad ora sembra che rispettino la regola "un'ora". L'altro sviluppo è che, mentre inizialmente tutto ciò che volevano fare era giocare a videogiochi come Minecraft  e Angry Birds, ora il mio figlio maggiore ha chiesto di poter trascorrere più tempo davanti al computer per imparare a programmare, e i mio figlio minore vuole più tempo per il suo iPod perché si sta interessando a la fotografia digitale e al montaggio video. E' facile mantenere un rigido coprifuoco quando si tratta di videogiochi , ma quando i ragazzini cominciano ad esplorare i lati creativi e produttivi della tecnologia? Non so rispondere a questa domanda, e sospetto che sia una domanda così nuova che nessuno sappia veramente come rispondere. In un certo modo, lo stiamo tutti affrontando mentre lo viviamo e cerchiamo di condurre i nostri figli attraverso queste nuove acque più tranquillamente possibile.. anche se alcuni commenti acidi come quelli fatti da alcuni in questa discussione, certamente non aiutano. Per quel che può valere, sto cercando di pensare che la tecnologia sia semplicemente una parte di una sana "dieta evolutiva". Fintanto che i miei figli staranno facendo sufficiente esercizio fisico, staranno trascorrendo abbastanza tempo con gli amici, staranno facendo abbastanza giochi non-tecnologici e trascorrendo abbastanza tempo con me e mio marito, cercherò di non stressarmi troppo a riguardo. TammyE 

Ecco, qualche esperienza negli USA. E in Italia? Che risposte hanno trovato i genitori a queste domande? Suggerimenti per disegnare rotte ed attraversare insieme i nuovi mari?

4 commenti:

  1. Ciao, post davvero su cui riflettere, e devo dire che ci sto pensando anch'io. Io ho 2 figli una di 5 anni e 1/2 uno di 18 mesi. Il tablet è arrivato da noi a natale, per me, ma devo dire che tra un po' lo usa di più la grande di casa, e questo non mi piace, come dici tu bisogna stare attenti che non lo confondano come tv portatile, lei vai su rai.tv e guarda i cartoni li e non mi piace tanto. Io personalmente non le faccio vedere i cartoni per più di 1 oretta al giorno se siamo a casa o a volte un cartone lungo, ma il problema sono il papà e i nonni sopratutto.
    Il pc per adesso non lo usa, ma dovrò iniziare prima o poi :-)

    Ciao

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    Risposte
    1. Ciao Erica! grazie per aver lasciato la tua esperienza. Come te noi guardiamo film o cartoni circa un'ora al giorno, a parte quando ci sono di mezzo malattie varie, per cui ci concediamo un po' di relax in più davanti allo schermo. Abbiamo uno schermo nella stanza principale della casa e lo apriamo solo per il tempo di guardare quello che abbiamo deciso insieme, poi lo riavvolgiamo per cui non è una presenza incombente in casa.. per il tablet ho messo la password ed ho chiarito che è MIO ;) per cui per adesso viene concesso solo in casi eccezionali! Ma le considerazioni dell'ultimo commento riportato nel post di Apartment Therapy mi toccano da vicino, almeno in prospettiva.

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  2. Noi con agata abbiamo iniziato a usare l ipad per farle leggere/ascoltare libri in inglese... Ovviamente da quello allo scoprire i giochi e' stato un attimo, con l'aggravante che anche io ero stregata da un giochino. quando mi sono accorta che stava diventando per me, e per lei che giocava con me, una "droga" che sottraeva tempi ad altre attività ho smesso... Certo è un argomento interessante ricco di spunti, siamo in piena rivoluzione digitale ed è difficile trovare un giusto equilibrio....

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    Risposte
    1. Ciao, Simona, grazie per il tuo commento. Vedo che anche per te la questione del "modello" è importante. Per me, che non sento (più) attrazione per i giochi elettronici e che di solito sono profondamente infastidita dalle cose che mi creano dipendenza, è stato proprio la scoperta del mondo dei blog e poi dei social network che ha rappresentato un periodo delicato, in cui avrei potuto facilmente perdermi e in cui mi sono buttata forse un po' troppo alla cieca. Anche io ho deciso di tagliare molto, quasi tutto (e molti servizi non li ho neanche mai utilizzati proprio per non rischiare di venirne risucchiata). Non voglio che i miei bimbi quando mi cercano mi trovino sempre davanti al PC. E neppure attaccata al tablet, o al telefono. A volte faccio fatica a non leggere un sms se sento che è arrivato, ma mi rendo conto che dedicare il tempo TOTALMENTE all'attività che sto facendo, soprattutto se sono in compagnia, è sano, per me. In genere ASPETTARE si può. Mi dico: se è una cosa veramente importante uno mi chiama, e.... se metto giù o non rispondo, mi richiama!!! ;)

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