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venerdì 11 aprile 2014

"Screen time". Italia, 1983, terza elementare. Quanta televisione guardavamo da piccoli?


Per rispondere a questa domanda ho attinto da fonti storiche ben documentate: i miei quadernini delle elementari.


Ed eccoci tornati al 4 e 5 febbraio 1983, una statistica di prima mano tra i bambini di una terza elementare di provincia. (In corsivo qualche mia osservazione)

Il programma televisivo preferito
(chissà se mi ricorderò qualche programma? Qual'era la mia crocetta?)



Cartoni animati (17 crocette... tutti e 17 i bambini della classe, ovvio)

Flo (4 crocette, penso si trattasse di "Flo, la piccola Robinson")
Hallo Spank (6 crocette)
Candy (2 crocette)
Gordian (2 crocette, non me lo ricordo affatto)
Nilz ("Nils Holgersson", 1 crocetta)
Starzinger (2 crocette)


Per quante ore guardiamo la TV:



7 ore (5 bambini, apperò!)
5 ore (4 bambini)
4 ore (4 bambini)
6 ore (3 bambini)
3 ore (1 bambino)

Cosa guardiamo alla TV



Telefilm: 15 bambini
cartoni animati: 17 bambini
film: 14 bambini
telegiornale: 4 bambini
documentari: 4 bambini
varietà: 13 bambini

- - -

Il resto delle considerazioni, dei consigli e delle riflessioni le lascio leggere direttamente a voi. 






- - - 

A proposito di quaderni delle scuole elementari. Ho scoperto ieri, grazie ad un'amica, un interessante progetto volto al recupero di questa forma di memoria storica: Quadernini, all'interno del Progetto Quaderni Aperti.

Quadernini è un’iniziativa di divulgazione di contenuti di quaderni delle elementari attraverso l’intrattenimento.
Il progetto, nato nel 2008 e sviluppato in collaborazione con la compagnia Teatro del Singhiozzo, utilizza diversi canali di contatto con il pubblico:
- una pagina Facebook costantemente aggiornata in cui vengono postati i contenuti dei quaderni;
- uno spettacolo itinerante di letture dei temi più divertenti e interessanti contenuti nell’archivio Quaderni Aperti;
(qui alcuni video)
- una rubrica sul portale web di Smemoranda.

4 commenti:

  1. Riprovo...
    (Questi tastierini...grrrr)
    Quante ore!!! Oggettivamente troppe, vien da pensare che alcuni finita la scuola vivessero con la tv in sottofondo, come fanno alcuni anziani (mia nonna diceva che la faceva sentire meno sola sentire delle voci in casa)! Io ricordo i tg a pranzo (voluti da mio padre e odiati da mia madre, perche si doveva star zitti e addio conversazione), qualche cartone al pomeriggio (ma del tuo elenco ricordo solo Candy), e il cartone delle 8 di sera. Poi di pomeriggio finiti i compiti si usciva sempre. Film e telefilm sono venuti dopo nella mia memoria... Grazie per questo post, mi ha fatto riflettere molto (sono molto contenta di aver scelto di non avere piú la tv quando è nata mia figlia) e il progetto delle memorie tramite quaderni è bellissimo.

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  2. Ciao, grazie per essere passata ancora di qui. Quando ho ritrovato i miei quadernini sono stata colpita da diverse descrizioni di persone che avevo fatto, e da questa statistica che calzava perfettamente con le ricerche che stavo facendo sullo Screen Time. Adesso oltre alla TV ci sono tante altre forme di screen time, la questione si fa ancora più sfumata.. Anche io ricordavo pochissimi cartoni dell'elenco! C'è un'altra statistica interessante sul quaderno.. se mi dici che ha un senso condividere questi documenti, la recupero! :) ciaoooo

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  3. Beh... io non ho documentazione in proposito, ma una preoccupante memoria per una stragrande quantità di cartoni animati del decennio '80-'90, che essendo io nativa dell'81 rappresenta la mia fascia di età relativa alla scuola dell'infanzia ed elementare. IO di tv ne guardavo tantissima, davvero troppa, forse. La tv ha scandito la mia infanzia, la tv l'ha caratterizzata nel bene e nel male. Guardavo cartoni animati, esclusivamente, e di tutti i generi, esclusi, forse, quelli da "femmina" (Candy Candy et sim): da KenShiro ( a proposito di violenza, è davvero inspiegabile come non ci siamo trasformati in una generazione di serial killer) ai cavalieri dello Zodiaco, Yattaman, Doraemon, e l'intramontabile Dragonball. Li ricordo tutti,e sennza esagerare saranno un centinaio, sparpagliati sui più vari e peregrini canali di trasmissione(soprattutto le piccole reti locali all'epoca). Non so cosa questo abbia comportato in me adulta. Forse ciò che avverto come un mio deficit dovuto a quell'eccesso televisivo non controllato da due genitori che, per quanto ricordo, il più del tempo erano a lavoro, è una generale difficoltà di concentrazione, e di attenzione. Però hanno potenziato senza dubbio la mia propensione per la narratività, da un lato. Dall'altro, anche se questo potrebbe sembrare una contraddizione, forse hanno limitato le mie capacità di spaziare con l'immaginazione, costringendo le mie vie immaginative entro binari un po' troppo ripetitivi (chi avesse dimestichezza con quel tipo di anime, può ben sapere quanto fossero schematiche e sempre uguali a se stesse le vicende narrate nei singoli episodi). Ricordo che aanche quando, insieme a mio fratello minore, giocavo drammatizzando a mia volta storie con pupazzi, lego, play mobill, o altro, ricalcavo in maniera diligente quegli stessi schemi. Comonevo addirittura le sigle, che venivano da noi eseguite in apertura e chiusura di ogni differente "sessione" di gioco... ahem.. è imbarazzante. Una volta ritrovai il marsupio in cui custodivo i testi di ogni sigla corredata da immagini da me disegnate. Testi che ovviamente si rifacevano a quelle orrende sigle televisive, in cui si ripeteva allo sfinimento il nome del protagonista, in aggiunta a frasi quasi prive di senso logico in cui ricorrevano random termini come "felicità" "giustizia" "verità" "Allegria" "simpatia" e "magia".
    Credo ce i bambini di oggi, se non ne guardano meno, sicuramente hanno standard un pochino più elevati di qualità rispetto a quelli a cui eravamo abituati noi... ma non so...

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  4. Ciao, molto interessante la tua testimonianza! Grazie! (Non imbarazzante, dai.. eravate bambini e stavate giocando, imitavate!!!)
    Oggi non so se si guardi meno TV.. e comunque ci sono i giochini degli smartphone e varie forme di intrattenimento vuoto sempre in agguato a tentare anche noi genitori, mi pare. Quello che credo sia importante è prendere una posizione ATTIVA rispetto a quanto stare davanti ad uno schermo e cosa guardare/fare. Un conto è "bersi" tutte le schifezze (pubblicità comprese) che passano su un certo canale solo perché è l'orario in cui si guarda la tv, un conto è scegliere il momento giusto per guardarsi insieme un determinato cartone o film che vale la pena. Mi sembra un atteggiamento più rispettoso sia del nostro tempo che del valore di ciò che si guarda. E comunque ce ne sono ancora di prodotti di scarsa qualità, in giro, secondo me... :(

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